lunedì 23 maggio 2011

i'll be gone in a day or two

Canto canzoni semi-acustiche e cariche di malinconica dolcezza, cover di classici anni '80. Mi viene voglia di avere un ukulele, bianco, a forma di Flying V, e mettermi un qualche buffo costume gigante da orso. Rileggo vecchie cose scritte molto tempo fa, ricordo vecchie frasi dimenticate, mi accorgo di vecchi errori mai corretti, e mi scendono alcune lacrime mentre faccio ricominciare, per la settima od ottava volta, la traccia. i don't know what i'm to say. i'll say it anyway. Dicono di non riuscire a continuare ad ascoltare la stessa canzone ripetutamente, credo di poter guardare in mille modi diversi la stessa persona, per ore. Vorrei tanto vederti ora, vorrei vederti sorridere.

venerdì 13 maggio 2011

esondazioni

cerco di muovermi a tempo ma non riesco la musica è strana pesante, il ritmo che vola la testa che scoppia. come nei film inquadratura bassa sulle gambe guarda come si muove guarda quei passi, come nei film inquadratura sugli occhi i miei occhi gonfi lucidi una o due lacrime che scendono ho lo sguardo offuscato doppio cerco di mettere a fuoco lo schermo del telefono ma sono una due tre quattro esondazioni, ma è la pioggia in primavera a far appassire il cuore. leggo forse leggo ancora e mi dici no mi dici non va mi dici non lo so io sento lo stomaco cadere sotto i piedi sto camminando e non posso fermarmi e ci passo sopra, ingoio saliva che non ho bocca asciutta e movimenti lenti mi guardo allo specchio vorrei ci fosse un altro, vorrei non fossi io. non capisco ancora non sento bene mi chiamano e non rispondo cerco te cerco di raggiungerti con le mie gambe ho mangiato la strada, con le mie gambe sto sentendo la sabbia arrivarmi al ginocchio nuoto respiro a fatica pastiglie d'ossigeno per sprofondare fino ai capelli. non lasciarmi qui. fermati aspettami parliamo eppure ti vedo lontana ti vorrei vicina e continua a fare più caldo il sole mi brucia le spalle mentre aspetto ci provo, almeno ci provo per la troppa paura di non farlo. paura di perderti prima di averti trovata. quando il ritmo non cambia quando tu eri il mio ritmo mentre cambi frequenza io giro la manopola come un pazzo la verità in fm la mia paura immensa in am. mi guardo mi domando se è vero. sparami ora se deve esser così ma sarai un colpo bellissimo sei un colpo bellissimo, chiedo pietà mi inginocchio l'acqua sul capo e la pioggia nel cuore in primavera. credimi. 'lady hear me tonight'.

mercoledì 11 maggio 2011

sale

[... ti amerò dello stesso amore che unisce il sale al mare. ]

lunedì 9 maggio 2011

design

cosa avresti detto ora?/ pesavi le parole mordendoti le labbra/ quei tuoi denti perfetti ancora nella mia pelle/ ti sei seduta mi hai detto/ ti prego lasciami un po' qui/ TI PREGO LASCIAMI UN PO' QUI/ ti raggiungo dopo/ io inciampo cado/ vedo libri uguali pagine vuote armadi letti cucine/ gente si ammassa intorno/ e tu rimani lì/ come oggetti di design/

[fa ridere, esatto]

domenica 8 maggio 2011

mancanze

si, è
come l'ultima volta.
quel giorno
incubi mani fredde
concentrazione lenta
giudicati e sotto accusa
cerca di non pensarci
inspiro. espiro.
ti sento
ancora
la polvere, disintegrata
sotto le tue scarpe
quel sole calava
in salita.
ma farà caldo e tu sorriderai
ma muoio dentro sempre
una volta di più


[pensieri sparsi, messi insieme, ed un temporale primaverile di fronte alla finestra]

giovedì 5 maggio 2011

partenze

se capirai se
riuscirai a seguirmi
guarda
ho le mani che tremano
lettere firmate male
lasciate sotto una porta
ti abbracciavo
lavavi di lacrime le scale
finestre e polvere
ore notturne
parole frasi pensieri tu
ma oggi spinge tutto
spinge tutto via
gallerie al neon
monocorsia
e vetrate scure senza più
il tuo sorriso
nel riflesso del mio sguardo

Un'attesa

Passava i minuti contandoli attraverso le boccate di nicotina ed ascoltando scorrere l'acqua della fontana. Aveva paura. Credeva di dover aspettare in eterno. Sentiva il peso delle gocce cadere al suolo, attraverso le crepe nella vecchia pietra, come su di se, a scavargli il cranio. Si era guardato intorno più d'una volta, ed intorno non c'era niente. Mura incolore, volti senza espressione. All'inizio aveva sperato, davvero, di vederla. Fermarsi in mezzo alla strada bloccando le decine di auto, cristallizzando l'acqua, addormentando il mondo intero, ogni piccola anima sopra e sotto la terra, per poterla stringere. Raccontarle del suo viso. Parlarle dei suoi occhi. Lo sperò, con tutto sé stesso, ma lei non venne e tutto, con la velocità produttiva della morte sulla vita, continuò a correre, senza meta, lasciandolo seduto a guardare le foglie cadute intorno a lui.

[che schifo di post]

martedì 3 maggio 2011

Tempo perso

Perché invece di studiare mi piace buttare il tempo così. Invece che scrivere trovo scuse da dare a me stesso per rimandare poi ogni volta.  -  Chissà che non si inizi a trovare in giro, su muri e lampioni scoloriti, un piccolo nothingowed.blogspot.com .


praga

vedendo solo il suo viso 
stupito 
prima di voltarmi 
ed andarmene 
via
inghiottito dalle gallerie 
metropolitane nelle viscere 
di praga.


[avrei dovuto finire di scrivere una cosa e poi far leggere questa cosa ad una persona. non so rispettare una scadenza e mi giustifico dandomi le colpe. si, ho messo questa un po' per riempire, un po' per cercare di farmi perdonare]