mercoledì 17 agosto 2011

il salone del mobile

mentre mi credevo troppo
dimenticavo
come uno stupido
e rovinavo cose.
è un po' un casino
spero ti piaccia quella canzone
ma scusami,
anche io sbaglio
scusa se non pensavo
quando stavi nel fastidio
di quelle parole,
avrei preferito salutarti
come la prima ed
unica volta di noi
con la pioggia e 

tanti mobili nuovi 
ed inutili.

martedì 9 agosto 2011

cecità

come l'alba ad ogni ora,
ma per come ti muovevi
per come parlavi,
tu parlavi
solo di te.
apparizioni sporadiche
in controluce
solo dopo ho compreso
non ti sarebbe interessato
fossi rimasto cieco.

lunedì 8 agosto 2011

primi dubbi supplementari

il terreno liscio
le braccia
la luce che non basta
e le ombre coprono tutto
coprono me
abbattono cancellano
sento il respiro
il mio il tuo,
nello stesso ritmo
balla la paura e
ride
nell'ansia dell'istante,
ma in fondo camminiamo
restiamo giù
ma camminiamo.
grazie
per avermi aspettato.

domenica 7 agosto 2011

La gente alta

C'è una soffitta ed in mezzo alla soffitta, in terra, c'è una sfera di metallo opaco. Quando era nuova, bella lucida e pulita, ti ci potevi specchiare e vedertici deformato, sulla sfera. Una faccia, una mano grande come una stanza. Da bambino mi domandavo perché quando si rompesse uno specchio tutti sarebbero dovuti cadere in preda ad anni di sfortune, ma poi prendevo le mie biglie, belle lucide, e pulite, da specchiartici sopra, e le buttavo giù dal balcone, sapendo che tanto loro non si sarebbero rotte.


Fuori c'è un tempo schifoso e dentro la polvere inonda i pensieri.

sabato 6 agosto 2011

perdere peso

la voce roca
parla su un arpeggio
di pensieri di colori
parla un po' di te e di
domande, e di cieli.
certe canzoni così
troppo brevi e con
nomi troppo lunghi che
tu tremi, dentro.
invece un po' sono io
che li invidio, anzi
li invidio e basta
ma in fondo anche piangere
fa perdere peso, mi dico