lo osservo
tessere la tela
giorno per giorno
e crescere
come crescono
interi campi tra noi
con i brividi sulla pelle
e le porte già chiuse,
tra il tempo
di guardarci e conoscerci
ed il mio tempo
abbastanza da perderti
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mi ricordi qualcuno :)
RispondiEliminaUn qualcuno che merita di essere ricordato?
RispondiEliminaUn qualcuno talmente convinto di non poter essere dimenticato da aver convinto anche me.
RispondiEliminaEd è un bene od un male?
RispondiEliminaè un bene, è un bene, è una specie di dono, un'isola in cui andare a immaginare un come sarebbe stato qualsiasi!
RispondiEliminaCredo di aver passato fin troppo tempo ad immaginare ed illudermi di cose, seppur io non riesca a smettere.
RispondiEliminaho sempre considerato la parola ragnatela una delle piu' belle della lingua italiana, e ragno una delle piu' brutte..
RispondiEliminaPurtroppo 'ragno' in sé si, non ha proprio il suono più bello del mondo. Ragnatela per me è troppo composta..
RispondiEliminaAlla fine la vita è una tela, ci si disegna sopra qualcosa che si sceglie, altro ci si piazza da se. Siamo tutti un pò ragni.
RispondiEliminaLi ho sognati di recente, i ragni... Leggere questo passo mi manda piacevolmente in modalità déjà-vu.
RispondiElimina7
P.S. Bellissimo il nuovo header del blog.
RispondiEliminaPer mesi e mesi qualche tempo fa ho scritto di ragni e ragnatele.
RispondiEliminaHanno un senso estremo per me
bello ritrovarli qui.
Le porte chiuse
là dove/come le hai messe
sono infinite.
Scusatemi per il ritardo.
RispondiElimina@Maraptica: Diciamo di si, è da vedere quanto piena o vuota risulterà la tela a lavoro concluso.
@7: Ti ringrazio come sempre.
@walkinblue: Tra la campagna fuori e le zanzariere rotte dentro, qui ne ho fin troppi però.