giovedì 29 settembre 2011

diciannove

falle smettere di guardarmi
portale via
le tue scarpe
coi tuoi pensieri
troppo grandi
per questa stanza
diciannove ore fa
la tua sagoma
controluce
e la carta da parati,
l'opera
di una intera vita
sospesa
immobile
riempivi e irradiavi.
le pretese inutili
vorrei dovrei
stringerti, ma
ora tratterrò il respiro
finché il vento
non porterà via anche
il tuo profumo.

6 commenti:

  1. I primi tre versi, con quei due pronomi enclitici e il soggetto della frase al singolare con il complemento oggetto al plurale che in realtà compie l'azione principale espressa dall'infinitiva (respiro!) mi ha dato non pochi problemi e per questo dico assolutamente sì a questo incipit. E perdonami se non mi esprimo sul contenuto!

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  2. Il contenuto è sempre uguale, tanto. Grazie per la lezione di quella che credo sia pragmatica.

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=XrW7N4ojGvU

    Altro non posso. Credo.

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  4. Non sai quanto io ami il parallelo ambient Wait for Me, grazie.

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  5. fin troppo chiaro, fin troppo bello.

    Ps risposta al da me, grazie prima di tutto per averlo ascoltato... il primo è l'inizio di Turnè (salvatores)

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  6. Chissà che il vento arrivi a grandi folate.

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