falle smettere di guardarmi
portale via
le tue scarpe
coi tuoi pensieri
troppo grandi
per questa stanza
diciannove ore fa
la tua sagoma
controluce
e la carta da parati,
l'opera
di una intera vita
sospesa
immobile
riempivi e irradiavi.
le pretese inutili
vorrei dovrei
stringerti, ma
ora tratterrò il respiro
finché il vento
non porterà via anche
il tuo profumo.
I primi tre versi, con quei due pronomi enclitici e il soggetto della frase al singolare con il complemento oggetto al plurale che in realtà compie l'azione principale espressa dall'infinitiva (respiro!) mi ha dato non pochi problemi e per questo dico assolutamente sì a questo incipit. E perdonami se non mi esprimo sul contenuto!
RispondiEliminaIl contenuto è sempre uguale, tanto. Grazie per la lezione di quella che credo sia pragmatica.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=XrW7N4ojGvU
RispondiEliminaAltro non posso. Credo.
Non sai quanto io ami il parallelo ambient Wait for Me, grazie.
RispondiEliminafin troppo chiaro, fin troppo bello.
RispondiEliminaPs risposta al da me, grazie prima di tutto per averlo ascoltato... il primo è l'inizio di Turnè (salvatores)
Chissà che il vento arrivi a grandi folate.
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