mercoledì 8 febbraio 2012

la primavera tarderà ad arrivare

che allora le fiamme
salgano in superficie
e divorino il giorno
e acciechino la notte
che gli angeli cadano
ali troppo belle
e spesse, pesanti,
la vita si prostri
le madri strappino i capelli,
le vesti inutili.
che le parole perdano
insignificante significato,
la musica sia rumore
che i colori muoiano
i monumenti crollino
e tornino pietra.
che torni la pietra.

senza ricetta medica

non vitamine
a chiave dei tuoi giorni
ma non di cenere
potrai vivere ancora.
forse ne senti davvero
il seno il respiro
la sua voce,
il fondo delle tue notti.
le pupille ti svegliano
per occhi colmi
che non trattengono oltre,
apri lo sguardo
e le tue mani
e le tue labbra
al gelo
ma sali veloce ora
e serrale subito
per non annegare.

giovedì 2 febbraio 2012

carbone

sfumo rinchiuso 
la cella stringe la cella 
taglia la gola, sbarra 
fredda contro il petto.
passando per mostri 
conosciamo i giganti 
e gli occhi smettono di servirci,
la lingua impara da sé
a leccare le ferite
io apro il fuoco
e ne mangio il vivo
il volto è nero
e gli occhi smettono di servirci.