mercoledì 16 novembre 2011

pelle

ti conto le galassie
ed il rumore delle stelle
dei treni a valle,
la luna per specchiarsi
ti rivedo lì appesa
scendi giù, stai con me
rallenta il dondolio
e soffio sul fuoco.
andiamocene a dormire
così,
pelle contro pelle

7 commenti:

  1. ti devo dire una cosa che mi piace e una cosa su "ed il", ma devo scappare sennò faccio tardi e sono pure superspettinata! a dopo :-)

    RispondiElimina
  2. Attendo di essere massacrato sull'errato uso di regole grammaticali.

    RispondiElimina
  3. anche io ho da dire su "ed il", lavoro in editoria e non mi è sfuggito, ma sei talmente armonico ed hai un modo di esprimerti così simile al mio quando scrivi poesie, che ti perdono molto facilmente! (lo so, lo so che di poesie mie non ne hai lette mai)

    RispondiElimina
  4. Sono contenta di non essere l'unica a notare "ed il" e poi la penso come Pa, mi piace tutto il resto della poesia, mi piace molto il fatto che il rumore delle stelle lo accosti al rumore dei treni a valle perché sono così assolutamente diversi! E poi quell'imperativo messo lì in mezzo ad altro. Mi piace!

    RispondiElimina
  5. Vi ringrazio per tutto. 'ed il' insomma è bocciato? Perché 'e il' mi suona veramente male, così da parlata odierna..

    RispondiElimina
  6. "e il" è più corretto, fidati.
    è anche più naturale, meno pretenzioso.
    detto questo, se accetti così volentieri anche le rotture di palle di due trentenni rompi***** come noi, siamo noi a ringraziarti perchè ci ridai fiducia nei "GGiovani", ah ah ah!

    RispondiElimina
  7. Tanto i dgiovani fanno solo tanta tristezza (io disapprovo la censura a certe parole).

    RispondiElimina