venerdì 30 settembre 2011

All of your nothings

Le giornate di silenzio.

giovedì 29 settembre 2011

il suicidio degli insetti contro le auto in corsa

le masse di quelli
aspiranti alla morte
se ne trovano a numeri
dei più grandi massacri
molti ancora verranno
molti già trapassati
così si convincono continuamente
chi più veloce
chi lentamente
siamo noi tutti un po' colpevoli
noi, che continuiamo a tacere
sapere delle stragi
e dire di non vedere
quale dottrina essi seguano
quale, l'idea che scelgano
l'arma della disperazione
guida per gli smarriti
tanto fredda da sembrar calore
si continuerà a non capire
di queste morti in fondo
così vicine
ad ora tarda fermarsi per guardare
quando piangendo il naufragio

avran già deciso d'andare.

Vorrebbe essere una canzone, ma tanto non c'è musica
ed il cantautorato è morto dodici anni fa.
Margaux Hemingway si suicida il 2 Luglio 1996,
come suo nonno, trentacinque anni prima.

diciannove

falle smettere di guardarmi
portale via
le tue scarpe
coi tuoi pensieri
troppo grandi
per questa stanza
diciannove ore fa
la tua sagoma
controluce
e la carta da parati,
l'opera
di una intera vita
sospesa
immobile
riempivi e irradiavi.
le pretese inutili
vorrei dovrei
stringerti, ma
ora tratterrò il respiro
finché il vento
non porterà via anche
il tuo profumo.

lunedì 26 settembre 2011

Giorni dopo

Finché il vento non porterà via anche il tuo profumo.

mercoledì 21 settembre 2011

madre

tu sei il verbo
la parola di dio
sei tutti i tuoi discorsi
voragini paure
ed i miei vuoti
sei parte lesa
e giustizia
cerchi il fuoco
e resti polvere
oggi, vorresti
ma non so aprire le mie mani
non voglio
aprire le mie mani.
non hai mai insegnato niente
non ho fatto mai domande

avrei voluto scegliere
meglio
il mio ventre

appendice

ancora
nel cuore
io sento
parole
nascoste
di te
parlami
di te
raccontami
avvolgimi
fammi
sentire
di te

ora ascolto
il suono
della vita
che mi hai lasciato





 

lunedì 19 settembre 2011

cenere

vedo le rondini in stormo
ballano sui campi
e conto le nuvole
dalla finestra
restando a letto il mattino presto
sono gli ultimi fiori d'estate
quelli ti somigliano
conto i passi
tra me e la tua porta di casa
le parole
del mio libro preferito,
tutte le tue canzoni
e la pioggia che batte
sulle mura di questa casa
ti vedo
attraverso il fumo
dell'ultima boccata
con la cenere che cade nel vento
e volando, brucia.



Hirundo Rustica

il cielo
spaccato, riflesso
a macchie nel terreno
torniamo 
a sfumare
come torna la montagna
sulle pianure
ma noi 
siamo mani nelle mani
e occhi negli occhi
mentre tutti
ricominceranno ad andare a sud

domenica 18 settembre 2011

Lei è una fotografa

Sinceramente, se fai fotografia, fai fotografia.
Se fai fotoritocco, fai fotoritocco.
Non sono la stessa cosa. NON SONO LA STESSA CAZZO DI COSA.
Continua a fare foto di merda e mettere filtri di ps5 a caso, poi se ti avanza tempo vai anche un po' affanculo.


Libellula Linnaeus
aka
Ma Chi Cazzo Me Lo Fa Fare

giovedì 15 settembre 2011

bruciare

La pubblicità che (non) conta, il pubblico che (non) c'è.























Quei fasci di luce in origine erano verdi, ed io oggi non ho
niente da fare. Magari piace a qualcuno.

mercoledì 14 settembre 2011

Le Nozze Di Figaro

Dopo tutto questo tempo, ho cambiato testata al blog. È come cambiare colore alle pareti di casa, dopo anni, quando ti sei abituato ad ogni grinza, piega che calce e vernice e chiodi hanno prodotto, macchiato e scavato, in tutto quel tempo.


37927 dice di riuscire a sentire la musica attraverso mura spesse venti centimetri, stupendo anche 30265. Alla fine della storia 37927 si fa 370.000 dollari, ed io dico che Le Nozze Di Figaro son belle anche se le capisci.

Mi manca un pezzo.

martedì 13 settembre 2011

ospedale

come leggi nei film
numerose sigarette dopo
dopo
io aspetto, fuori
guardo le finestre
chi entra chi esce
supero a destra
gli sguardi bassi
io aspetto
sudio secondi
non penso
ci vorrebbe,
qualcosa
9.5 Richter 

e sommergere tutto

lunedì 12 settembre 2011

mezzo miglio

ora smettila
smettila di
torturarti
quei capelli sparsi,
brilla
brilla con me
oggi è sempre
come i tuoi occhi quando
mi guardi
l'estremo perfetto disordine
che lasci in me

sabato 10 settembre 2011

le Amazzoni

vorrei avere tre taglie in più
per sentire meno
i colpi che mi stai dando
sul volto
dentro, profondo
alimenti questa voragine
e precipito sotto di te,
nella mia caduta
con le tue urla
le tue mani tremanti
sei la gravità ed
io il corpo in discesa.
e non parli ora
e non sono più
niente per te,
ma ancora
corro a nascondermi.

venerdì 9 settembre 2011

bassa (de)pressione

sfuma il colore
dagli occhi
macchie d'inchiostro
lungo il corpo, e
che mi capiti di tutto che
io torni a dormire
come ieri come sempre
ma, sono io? o
è solo un'altra estate
che muore?

torna
la nebbia.

 Capita di ricevere chiamate
alle undici di martedì mattina.
Capita di rendersi conto, in un istante, 
di come i tuoi prossimi anni di vita 
siano stati completamente stravolti.

conforto


sulla tua testa
crolla il mondo
asma polvere
soffocare,
e tutti parleranno
nuova inquisizione
ed i tuoi soldi buttati
non come
la sua auto nuova
non come
suo figlio che invece.
il condannato
cammina solo

quinto cerchio

giustificare
il tuo volto sbiadito
non farà smettere
proprio niente.
paludi scure
colme
di te
e soprattutto, me.

lunedì 5 settembre 2011

occupazione retribuita

lui
ti
osserva
e vorresti
stringergli la mano
e vorresti
stronzate del genere
ma ci sono 28 gradi
28 cazzo di gradi
pensi e 
non parli, 
poi smetti di pensare.
sempre il tempo
a fotterci


Oggi non ho scritto le solite stupidate struggenti per dire che: 
il lavoro debilita l'uomo e la sua esistenza rendendolo schiavo, 
forse retribuito, ma pur sempre schiavo.

domenica 4 settembre 2011

la terza stagione

ti trascini
sul bordo della strada
e con gli occhi
mi domandi perché
quelle grida fossero
sempre così lontane.
e come il vento
in autunno, forte
urlo nel tuo cuore
ma mai abbastanza a fondo

sabato 3 settembre 2011

acido lattico

lentamente, la tua
pelle aderisce
al suolo umido
ti guarda e
ti respira
fagli sentire
come ti muovi
fagli vedere
fagli conoscere
come tocchi il cielo.
alba, e
acido lattico.