giovedì 14 aprile 2011

Potrem(mo)


"potrem(mo) guardarci negli occhi
e tenerci per mano
al calare del sole
sul cavalcavia dell'autostrada

potrem(mo) conoscerci e amarci
sorriderci
odiarci
lasciarci
scriverci
innamorarci
guardarci
ballarci
toccarci
cantarci
baciarci
scoparci
rubarci
dimenticarci.

dimenticando i nostri nomi
dopo esserci presentati
restar per ore seduti
all'ombra degli alberi sulla collina
cercando di graffiare
le nuvole con le unghie
contando i capelli
che il vento ci muove
scambiarci i vestiti
ridendo l'uno dell'altra
giurando di non guardare mentendo
mentre ci stiamo spogliando
raccontare storie
episodi di vita
descriverci mostri
immaginandoci eroi
chiederci abbracciati in quale
giorno della settimana siamo nati

 e invece no!
 e invece no!
 e invece no!
 e invece no!
 e invece no!
 e invece no!
 e invece no!
 E INVECE NO!"



Perché forse scrivo solo quando sono sull'orlo di un grattacielo e sento tremare le gambe abbastanza forte da chiedermi, cadendo, se l'abbia fatto volontariamente o abbiano solo ceduto i muscoli.

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