venerdì 29 aprile 2011

ossa

siamo l'inizio
di una fine ma non finiremo.
buttarsi a polmoni pieni
le braccia alzate,
onde
su un mare d'oceano
controcorrente.

cavi e microfoni rotti
sentiamo il sudore bruciare negli occhi
stringiamo idee da mezzo minuto

siamo la rabbia a pugni chiusi.
ammassati insieme, grida e cuori
per stanze troppo strette
e velocità velocità ancora di più
col sangue sulle ginocchia
le labbra spaccate e la
pelle strappata

siamo le schiene curve
siamo la vita che brucia.
stringendoci
pestandoci i piedi ridendo
ossa sopra ossa
rovineremo insieme su noi stessi,
voci fuori campo del blackout.
siamo questo, e
non cambieremo mai.

noi siamo la tempesta.



[dedicato a tutto ciò in cui oggi credo, per tutte le persone che hanno imparato cosa significa hardcore, sentendone addosso i lividi, per gli abbracci di amicizie nate sotto un palco, per i compagni che credono ancora nella musica come unione, mezzo, sfogo, vita]

10 commenti:

  1. Mi viene da piangere e ti voglio bene.
    Voglio rompermi la schiena, un giorno, con te.

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  2. La terrona nei pit non ce la vogliamo. Per il resto, se me la fai in 52 secondi cantata pulita fai il delirio.
    ''every broken knuckle or busted knee''


    XANTIPROGSATANCOREX (ahahahahahah <3)

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=vVZz7YCWThY la tua è la versione italiana rimasterizzata in modo egregio di questa secondo me, cioè, è proprio bella.

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  4. Beh la loro ha un testo a tutti gli effetti da canzone. Tanto un giorno la dovrò scrivere pure io una seria, più canzone e meno poesiola.

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  5. e comunque la foto "d'apertura" del tuo blog spacca!

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